
Pubblicato in News - 11-04-2022
I giocatori che hanno fatto la storia degli eSports
In tutte le competizioni ci sono giocatori che si elevano al di sopra degli altri e passano alla storia, all’interno di questo gruppo ce ne sono alcuni che superano la storia e diventano leggende.
Faker
Lee “Faker” Sang-hyeok nasce nel 1996 a Seul in Corea del Sud e viene cresciuto da un singolo genitore, suo padre, che lo ha supportato costantemente nella sua carriera come videogiocatore professionista. Faker si è rapidamente appassionato al genere dei MOBA inizialmente con DotA, poi Chaos per poi passare a League of Legends nel 2011.
La sua carriera da professionista inizia col botto nel 2013 quando decide di abbandonare la scuola superiore per entrare in uno dei due team di SKT con il quale vince i mondiali di League of Legends.
Sin da subito Faker viene visto come il giocatore più forte del mondo dominando gli avversari negli scontri 1 contro 1 e portando il suo team alla vittoria.
Lo slancio ottenuto nel 2013 continua nella primavera del 2014 con la vittoria agli All Stars internazionali di Parigi ma si ferma nella stagione estiva quando SKT non riesce a qualificarsi per i mondiali.
Nonostante l ‘assenza dal panorama mondiale Faker rimane agli occhi del mondo il migliore e, alla fine del 2014, il giocatore coreano riceve offerte da 1 milione di dollari per giocare in un team cinese. Faker però decide di rimanere in Corea e continua a giocare con SKT con i quali vince i mondiali del 2015 e del 2016 scrivendo il suo nome nella storia di League of Legends e degli esports.
Nel 2017 firma nuovamente con SKT per una cifra al tempo assurda di 2 milioni e mezzo di dollari. Nello stesso anno Faker si espone per la prima volta al pubblico streammando il suo gameplay su Twitch raggiungendo un picco di 245.000 spettatori, il più alto mai registrato per uno streamer singolo fino ad allora.
Dopo l’enorme successo iniziale la carriera di Faker è destinata a calare: nel 2017 il dominio in campo internazionale di SKT finisce per mano dei connazionali SSG che vincono i campionati mondiali. Negli anni successivi Faker continua a rimanere in SKT con il quale ottiene dei risultati discreti, ma non riesce più a trovare il successo internazionale che aveva caratterizzato l’inizio della sua carriera.
Nel 2020 Faker diventa azionista di SKT, ora rinominato T1, e continua a giocare per la squadra alla continua ricerca di un’altra vittoria ai mondiali che però non arriva.
La carriera di questo giocatore però è tutt’altro che agli sgoccioli infatti nell’ultimo campionato coreano lui e la sua squadra hanno vinto la competizione con il risultato record di 20 vittorie e 0 sconfitte: sembra che il 2022 potrebbe essere l’anno del ritorno del re.
Rekkles
Carl Martin “Rekkles” Erik Larsson nasce nel 1996 ad Alvangen in Svezia. Nei primi anni della sua adolescenza Martin era considerato un bravissimo giocatore di calcio e sembrava essere sulla via per diventare un atleta professionista. Le cose cambiano radicalmente nel 2010 quando, a causa di un infortunio al ginocchio, è costretto ad allontanarsi dalle attività atletiche e scopre così League of Legends.
Alla tenera età di 14 anni Rekkles si fa subito notare per la sua bravura nel gioco online ed entra nel mirino degli scout di diverse squadre; nel 2011 ha la possibilità di giocare come sostituito per SK gaming con i quali inizia la sua carriera da cyber atleta affrontando team internazionali come Azubu Frost e Team Solo Mid.
Nel 2012 Rekkles si unisce a Fnatic e si trasferisce nella loro gaming facility vincendo diversi titoli europei ed ottenendo ottimi risultati sul campo internazionale.
La carriera di Rekkles trova però uno scoglio nel 2013 con la creazione degli LCS, i campionati ufficiali di League of Legends, per i quali era sfortunatamente un anno troppo giovane. Il giocatore svedese si vede costretto ad abbandonare il roster principale di Fanatic e va in prestito ai Copenhagen Wolves con i quali domina la competizione per tutto il 2013.
Alla fine dell’anno Reckless compie 18 anni e si riunisce al suo team e la sua leggenda può finalmente avere inizio. Il team necessita di qualche tempo per adattarsi al ritorno del figlio prodigo, ma riesce a vincere il campionato europeo primaverile e Rekkles viene incoronato MVP del torneo.
Purtroppo Fnatic non riesce a trasferire i risultati locali in campo internazionale e si piazza al quarto posto nei Mid Season Invitational 2014. Dopo questo insuccesso il team sembra entrare in uno stato comatoso per la prima parte della stagione estiva ed è grazie agli sforzi di Rekkles che il team riesce a riprendersi concludendo con 12 vittorie e 2 sconfitte nella seconda parte del campionato. Purtroppo però le cose non vanno come previsto ai playoff dove Fnatic perde da Alliance terminando così il regno di Fnatic iniziato nel 2013.
A causa di questo insuccesso il team si scioglie ed i giocatori si disperdono in altre squadre e Rekkles si trova ad entrare proprio in Alliance che cambia nome in Elements.
Nonostante il team molto promettente Elements continua ad avere problemi interni e non riesce a qualificarsi ai playoff della lega europea nella primavera del 2015, a causa di questo insuccesso Rekkles torna a Fnatic per la stagione estiva.
Assieme al giocatore svedese Fnatic vince in Europa senza perdere una singola partita e si piazza al terzo posto ai mondiali di quell’anno.
Rekkles rimane in Fnatic fino al 2020 e nel 2018 riesce a raggiungere le finali dei mondiali, un risultato che non veniva raggiunto dal 2011; nel 2019 e 2020 Fnatic perde in finale contro i loro storici rivali G2 Esport un risultato che lascia l’amaro in bocca.
Con la fine del suo contratto con Fnatic, Rekkles ha la possibilità di cercare pascoli più verdi e decide di unirsi proprio a G2 in quello che doveva essere il super team europeo.
Le cose sembravano procedere secondo i piani, ma le performance di G2 calano drasticamente con l’avvicinarsi dei mondiali 2021 e la squadra non riesce a qualificarsi per l'evento più importante dell’anno.
A causa di questo anno deludente il cartellino di Rekkles viene messo sul mercato con un prezzo 1 milione e mezzo di dollari; molti si aspettavano che il prodigio svedese sarebbe andato ad una squadra americana, ma viene invece acquistato da Karmine Corp, una famosissima squadra della lega francese.
La storia di Rekkles non è ancora finita e molti aspettano di vedere il suo ritorno nei campionati maggiori l’anno prossimo anche se non sappiamo ancora con la maglia di quale squadra.
N0Tail
Johan “N0tail” Sundstein nasce nel 1993 in Danimarca e ha il suo primo incontro con i videogiochi quando aveva solo due anni. La sua carriera professionistica inizia in Heroes of Newerth (HON) in team Fnatic nel quale incontra Tal “Fly” Aizik che diventa da subito il suo migliore amico al pari di un fratello. N0tail e Fly dominano la scena di HON, ma entrambi decidono di iniziare a giocare a DotA 2 quando il nuovo titolo viene rilasciato al pubblico. Con l’arrivo di DotA N0tail ha un nuovo obiettivo in mente: vincere l’International, il più grande evento esportivo mai creato fino ad ora.
Purtroppo N0tail non riesce nel suo obiettivo e non arriva minimamente vicino alle finali classificandosi all’ottavo posto nel 2013 ed al quattordicesimo posto nel 2014.
Dopo questo insuccesso lui e Fly lasciano Fnatic e si uniscono a Team Secret, una nuova squadra fondata dal veterano della scena Clement “Puppey” Ivanov. Nonostante i buoni risultati Puppey decide di sostituire N0tail obbligandolo ad entrare in Cloud9 con il quale trova solo performance deludenti.
Durante questi anni N0tail, è diventato un favorito della community di DotA grazie alla sua personalità radiosa ed il suo spirito di squadra. N0tail non era il giocatore più abile del mondo, ma era sicuramente il collante di ogni team in cui ha giocato.
All’inizio del 2016 N0tail decide di creare il proprio team le cui basi dovevano essere amicizia e spirito di squadra. Per fare questo si riunisce a Fly, che era stato a sua volta allontanato da Team Secret, ed insieme fondano Monkey Business che, dopo il successo iniziale, cambia nome in OG
N0tail ed OG dominano la scena internazionale ed entrano come favoriti agli International del 2016 e del 2017, ma non reggono la pressione della competizione ed OG viene eliminato nelle prime fasi di entrambi i tornei.
Nel 2018 succede l’impensabile: Fly lascia il team ed entra in Evil Geniuses; questo spezza il cuore di N0tail che non perdonerà mai il tradimento del suo miglior amico.
La community pensava che per OG fosse finita, ma N0tail ricostruisce il team con dei nuovi talenti e si qualifica a sorpresa agli International 2018.
Nonostante questo, nessuno pensava che questa squadra avesse una chance di vincere, ma l’opinione pubblica è cambiata in fretta quando OG appare sul palco e domina gli avversari tra cui anche Evil Geniuses.
Arrivati in finale N0tail ed OG, attraverso una serie di comeback incredibili, riescono a battere il colosso cinese LGD e conquistano il titolo degli International 2018 ed il suo montepremi di 11 milioni di dollari, il più alto mai visto fino ad ora.
N0tail ed il roster di OG decidono di usare parte del 2019 per risposarsi ed il team si riforma giusto in tempo per qualificarsi agli International per cercare di fare quello che nessuno aveva mai fatto: vincere per due volte questo prestigioso torneo.
La storia si ripete ed OG domina la competizione sbeffeggiando gli avversari e grazie al potere dell’amicizia N0tail riesce in quello che nessun giocatore di DotA è mai riuscito: vincere per due volte gli International
Dopo questo secondo trionfo N0tail si è ritirato dal gioco competitivo e ora lavora dietro le quinte di OG, ma il suo nome è ormai inciso negli annali degli esports. N0tail alla fine della sua carriera ha totalizzato più di 7 milioni di dollari in premi vinti, un record che è tutt’ora imbattuto.
S1mple
Aleksandr “S1mple” Kostilev è nato nel 1997 in Ucraina da una famiglia di origine russa ed ha iniziato a giocare a Counter Strike alla giovanissima età di 4 anni assieme a suo fratello: i due giocavano in tandem con Alexey che controllava la tastiera mentre S1imple usava il mouse.
Con il passare degli anni la passione di S1mple per i videogiochi aumenta e si trova a dividere l’uso del singolo PC presente in casa con suo fratello. Il giovane ucraino giocava fino a notte fonda per poi alzarsi la mattina e, nonostante le sue attività notturne, riusciva ad ottenere dei buoni voti a scuola.
La storia di S1mple inizia nel 2012 con l’uscita di Counter Strike: Global Offensive il gioco che lo renderà una star. La sua prima apparizione semi professionistica avviene nel 2013 con il team LAN Dodgers e poi con i Courage Gaming all’inizio del 2014 con i quali iniziò a farsi un nome nel panorama europeo.
Poco dopo la fine di StarSeries, un famoso torneo ucraino, S1imple lascia il team a causa di problemi interni e ritorna nei Dodgers, ora chiamati Amazing Gaming.
S1mple, ora diciassettenne, sfonda la scena a metà del 2014 quando entra nel team Hellraiser con il quale si qualifica al Dreamhack, importante torneo svedese, e batte Fnatic, gli allora campioni del mondo, nella fase a gironi. Purtroppo il team viene eliminato nei quarti di finale, ma tutta Europa aveva visto il potenziale di questo giovane ragazzo.
Purtroppo la sua carriera incontra un primo ostacolo a causa di un ban dal circuito ESL, il più importante in Europa, per via dell’utilizzo di cheat nel gioco amatoriale online; la sospensione doveva solo essere di un anno, ma fu estesa a due a causa del suo comportamento. In questo periodo S1mple entra in Flipsid3 Tactics per un breve tempo, ma lascia il team per problemi interni causati dal suo comportamento tossico e irrispettoso verso i compagni, un trend che lo accompagnerà per i successivi due anni.
S1mple prova ad iscriversi all’università e studiare cinese, ma abbandona presto il progetto e salta da un team all’altro fino all’inizio del 2016 quando si trasferisce negli Stati Uniti e si unisce a team Liquid sotto la raccomandazione di Spencer “Hiko” Martin.
Assieme a Liquid raggiunge le semifinali dalla sua prima Major ed ottiene il titolo di MVP dell’evento, ma decide di lasciare la squadra e di voler tornare a casa in Ucraina; la storia di Liquid e S1mple però non finisce qui infatti il giocatore ucraino si unisce all’ultimo momento per giocare la sua seconda Major a Colonia, in Germania dove raggiunge le finali e incide il suo nome nella storia: durante questa competizione Valve, produttrice del gioco, aggiunge un graffito ad una delle mappe per commemorare una sua giocata.
Dopo essere tornato a casa S1mple si unisce al team ucraino Na’Vi con il quale ottiene inizialmente buoni risultati, ma la magia si infrange poco dopo a causa dei problemi interni portati da S1mple stesso. Dopo un 2017 deludente il 2018 porta diversi cambi di roster e negli anni seguenti Na’Vi ottiene dei risultati discreti che però non rispecchiano il livello di gioco di S1mple. Nel 2020 sembra finalmente che Na’Vi sia finalmente sul punto di dominare la scena competitiva grazie all’aggiunta di nuovi talenti che rispecchiano lo stile di gioco della superstar ucraina.
Purtroppo per il team l’arrivo della pandemia blocca tutti gli eventi dal vivo e non permette a S1mple di mettere il fiore all’occhiello della sua carriera: vincere una Major. Durante il periodo della pandemia Na’Vi vince tutti i titoli ESL e conquista il milione di dollari in palio legato a questo risultato.
Alla fine del 2021 finalmente arriva l’occasione per S1mple di vincere una Major a Stoccolma. Durante la competizione Na’Vi domina gli avversari e conquista la finale dopo una grandiosa rimonta contro G2 in finale. Con questa vittoria S1mple ottiene la sua corona come miglior giocatore di CS:GO di tutti i tempi.



