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Pubblicato in News - 14-10-2022

Counter Strike: il segreto del suo successo

Lo sparatutto targato Valve è apparso per la prima volta online tra il 1998 e il 1999 quando due studenti universitari hanno modificato il codice sorgente del famosissimo gioco Half-Life per creare la prima versione di questo titolo. L’anno successivo Valve ha acquisito la Mod e ha pubblicato la prima versione ufficiale chiamata Counter Strike: Condition Zero; questo è stato il primo passo per un gioco che ha definito la scena esportiva mondiale. 

Dopo Condition Zero il gioco è stato aggiornato nel 2004 per poter funzionare sul nuovo engine grafico Source e, nel 2012, è uscita la versione che viene utilizzata anche oggi Counter Strike: Global Offensive, in breve CS:GO. Dopo 23 anni questo titolo è ancora uno dei più seguiti dalla scena esportiva: l’ultimo grande torneo ha visto un picco oltre 2 milioni di spettatori, un numero altissimo soprattutto se si considera che questo gioco ha un numero di player attivi molto più basso rispetto ad altri titoli esportivi come League of Legends.

Qual’è quindi il segreto di CS:GO che gli ha permesso di rimanere popolare dopo più di vent’anni e di attirare un così alto numero di spettatori anche al di fuori della propria playerbase?


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Gameplay semplice e facile da comprendere, ma sempre diverso

Counterstrike è rimasto praticamente identico da quando è stato creato tanto che molte mappe risalgono ancora alle prime versioni di questo titolo e questa è una delle sue grandi forze.
I giocatori che ritornano dopo anni non devono reimparare completamente il gioco e non si trovano davanti a una nuova curva di apprendimento che potrebbe spaventare i player che vogliono tornare a giocare una volta ogni tanto.

Inoltre questo beneficia molto anche gli spettatori che non hanno bisogno di conoscere il gioco nei suoi dettagli per comprendere cosa sta accadendo sullo schermo: il commento tecnico ed una conoscenza basilare del gioco permettono a chiunque di godersi un match professionistico di CS:GO.
Nessun altro titolo è mai riuscito a pareggiare questo aspetto di Counter Strike: League of Legends, per quanto cerchi di essere chiaro e comprensibile allo spettatore, è un gioco estremamente complesso mentre Valorant, lo sparatutto tattico di Riot Games, richiede una certa conoscenza per identificare le varie abilità degli agenti.
Altri titoli invece sono falliti proprio perchè non sono riusciti a curare questo aspetto del gioco: un esempio lampante è Overwatch i cui combattimenti frenetici e pieni di animazioni erano estremamente difficili da seguire per i neofiti. 


I risultati non sono mai scontati

In diversi videogiochi le partite si possono definire concluse diversi minuti prima della loro effettiva fine, rendendo quindi la parte finale dei match noiosa ed anticlimatica, in CS:GO questo accade molto meno di frequente.
Anche quando un round di gioco è in una situazione di 1 contro 3 c’è sempre la possibilità che il singolo vinca lo scontro, anche in una situazione di svantaggio tattico è possibile che una squadra vinca il round grazie alle abilità tecniche di uno o più giocatori. Il fatto che ogni round sia sempre conteso rende i match interessanti grazie ad un alternarsi di momenti adrenalinici e momenti di attesa senza lasciare tempo agli spettatori di staccarsi dallo schermo.

Per fare un paragone sportivo Counter Strike è simile al Basket: il continuo attaccare e difendere non lascia tempo di ripresa per gli spettatori che possono riposare solo negli intervalli tra i quarti.



Un ottimo ricambio generazionale


Ho parlato di come questo gioco sia meno popolare di altri titoli che popolano il panorama esportivo, ma, nonostante questo, Counter Strike ha un ottimo ricambio generazionale che porta nuovi talenti e nuove facce nella scena.
Questo è possibile tramite gli sforzi dei team stessi che organizzano campi estivi ed eventi con lo scopo di avvicinare e trovare nuovi giocatori che sfideranno e, col tempo, prenderanno il posto dei nomi storici che hanno fatto la storia di questo titolo.

É normale che vedere sempre gli stessi giocatori porti ad un minor interesse da parte del pubblico: basta pensare a come la scena di Starcraft, un titolo con la stessa età di Counter Strike, è stata scossa dall’arrivo del giocatore italiano Reynor, un nuovo volto dopo anni di stallo che rivitalizzato questo gioco.

Questi sono i fattori principali che hanno reso questo gioco, questo sport virtuale uno dei più popolari al mondo per una durata che, nel mondo del gaming, equivale a secoli.