
Pubblicato in News - 23-06-2022
Football Manager: Tra talenti scoperti e promesse mancate
Da sempre uno dei giochi più seguiti e apprezzati, la serie di giochi di calcio Football Manager nel corso degli anni (e ancora oggi) si è rivelata una vera e propria fucina di talenti scoperti, che sono poi realmente esplosi nella realtà. Chi, almeno una volta non ha tentato di immedesimarsi nell’allenatore della propria squadra del cuore, o addirittura diventarlo. Questo è ciò che ha permesso a Football Manager di diventare uno dei giochi più amati del web. Non solo allenare la propria squadra del cuore o le più blasonate, ma per dirla alla british, diventarne il “manager” attraverso una gestione totale, quindi gestendo il budget, pianificando il futuro del club e individuare nuovi potenziali talenti. Proprio quest’ultima funzionalità ha spesso permesso di scoprire in anticipo rispetto alla realtà dei giovani calciatori fuoriclasse che presentavano delle enormi potenzialità all’interno del gioco e che si sono rivelati dei veri campioni anche nella realtà.

Radamel Falcao nei primi anni al River Plate
Tra questi gli esempi più significativi sono rappresentati dal bomber colombiano Radamel Falcao, che ai tempi del River Plate era considerato una giovane promessa dal futuro roseo, previsioni che si sono poi rivelate azzeccate, tanto da arrivare in due occasioni nella classifica per il pallone d’oro, arrivando al quinto posto. Tra i casi più emblematici sicuramente vanno citati quello di Gareth Bale, che già ai tempi del Southampton in cui il gallese nasceva terzino, veniva previsto un potenziale futuro da attaccante e sappiamo tutti come è andata a finire.

Marco Verratti ai tempi del Pescara
A scoprire Marco Verratti, è stato proprio Football Manager, la sua ascesa avviene già a 17 anni in FM 2010, all’epoca il Pescara militava in lega pro, nonostante ciò, il gioco presagiva una crescita esponenziale tanto da farlo diventare uno dei migliori centrocampisti al mondo nel giro di pochi anni, non si può dire abbia avuto torto. Altra scoperta è stata quella dell’attuale portiere del Real Madrid Thibaut Courtois, il quale grazie alle impressionanti statistiche registrate all’epoca in cui militava nel Genk, a soli 16 anni veniva considerato come futuro Buffon, non a caso attualmente è considerato uno dei primi tre portieri al mondo ed è stato assoluto protagonista dell’ultima conquista della Champions da parte del Real Madrid.

Promesse mancate: Freddy Adu
Non solo grandi scoperte però, tanto sono gli esempi di
pronostici sbagliati da parte del famoso gioco manageriale. Tra le tante
promesse mancate che nel gioco presentavano enormi potenzialità, vanno citati
il calciatore belga Vanden Borre, il quale negli anni 2006-2007 veniva
considerato come erede del connazionale Kompany, ma dopo le esperienze poco
fortunate in Italia con le maglie di Fiorentina e Genoa, ha fatto ritorno in patria
senza grandi fortune. Altro predestinato mancato è l’italiano Arturo Lupoli,
che negli anni 2003-2004 emerge dal vivaio del Parma con grandi aspettative,
si trasferisce all’Arsenal ma senza lasciare il segno, da lì iniziano anni in
continuo girovagare tra Inghilterra, comparse in serie A, e tanta serie B e C. Un
predestinato da acquistare assolutamente nell’allora Championship Manager
2003-2004 era l’americano Freddy Adu, tuttavia sul vero campo da
calcio Freddy ha disatteso le aspettative, tanti prestiti in giro per il
mondo tra Europa (Benfica e Monaco) e America, dividendosi tra MLS e campionato
Brasiliano (Bahia). In poche parole, si può definire Football Manager oltre uno
dei giochi manageriali più amati al mondo, anche un vero e proprio premonitore
per certi aspetti, grazie alle previsioni fatte su moltissimi calciatori,
sbagliando anche qualche volta. Chissà se FM continuerà a stupire tutti con le
sue “anticipazioni” di giovani talenti e campioni del futuro, solo il tempo
saprà dirci se il gioco manageriale continuerà ad essere uno scout affidabile.



