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Pubblicato in News - 25-11-2022

Il tifo negli eSports, come si comportano gli spettatori degli sport virtuali

Da sempre gli sport e le competizioni di ogni genere infiammano gli animi degli atleti e degli spettatori e vanno a creare l'esperienza competitiva che tutti noi amiamo; non si può però negare che questa passione non bruci solo l’animo di chi la sperimenta, ma, alle volte, anche di coloro che gli stanno attorno.

I fan dimostrano il supporto per la propria squadra in molti modi e oggi voglio parlare di come questo avviene all'interno di sport giocati nello spazio digitale.

A differenza di molti sport classici, gli esports non hanno uno stadio nel quale giocare ogni incontro davanti a migliaia di persone e utilizzano come media principale le trasmissioni online, questo però non ha impedito ai fan di trovare diversi modi per farsi sentire.

 

 

La digitalizzazione del tifo

 

I fan degli esports sono, per definizione, composti per la maggior parte da nativi digitali per cui gli organizzatori dei tornei e gli sviluppatori dei vari giochi hanno trovato modi di includere i fan a casa nelle trasmissioni Live.

 

Il primo strumento sono i social e le chat che permettono agli utenti di votare per la propria squadra in quello che è sostanzialmente una sfida di cori ad uno stadio; oltre a questo diversi titoli e tornei mettono a disposizione icone ed emoticon che possono essere usate nella chat per mostrare il supporto al proprio team preferito.

Oltre alle azioni esterne i fan hanno trovato altri modi di interagire con le squadre soprattutto in un mondo estremamente interattivo come quello del gaming. Uno dei mezzi più famoso è quello dei “copy pasta”, una frase, spesso verbosa, che prende in giro un giocatore, una squadra o anche un'intera regione, come un coro da stadio che può essere copiato e incollato sui social o nelle chat delle live creando una cacofonia testuale come in una poesia futurista.

Ovviamente non si può non parlare dei meme che vengono abbracciati, spesso in maniera autoironica, dagli atleti stessi: queste immagini con testo sono uno dei mezzi più usati per l’interazione tra professionisti e tifosi.

Infine i fan più dedicati portano questo su un altro livello con la creazione di account social ironici che, col tempo, possono diventare quasi delle mascotte ad honorem del team.

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Il merchandise: un business uguale, ma diverso

Il modo più semplice che c’è di tifare per una squadra è quello di portare i suoi colori nella vita di tutti i giorni, ma questo diventa più difficile quando l’attività esportiva avviene da dietro uno schermo in casa propria. Le maglie, che sono da sempre il gadget più venduto dalle squadre sportive tradizionali, hanno un interesse minore per i fan degli sport digitali che non possono usarle nell’attività atletica di tutti i giorni. Al loro posto subentrano invece articoli digitali che appaiono durante le partite: questi prendono la forma di spray, adesivi, icone del profilo e aspetti dei personaggi.

 

Ovviamente gli oggetti fisici hanno ancora un valore, ma l’interesse si concentra più sulle periferiche di gioco come Mouse, Tastiere, cuffie e controller e sull’abbigliamento di tutti i giorni invece che quello da gara.

 

Ma quindi non c’è un aspetto fisico nel tifo?

 

Il fatto che sia meno presente rispetto agli sport tradizionali non vuol dire che esso sia assente: i tornei più grandi e le finali di ogni campionato si tengono sempre all’interno di teatri, palazzetti dello sport e, in alcuni casi, anche stadi.
Nonostante le premesse siano le stesse il pubblico esportivo tende ad essere meno polarizzato verso una squadra o l’altra: molti spettatori sono lì per lo spettacolo e non hanno una spiccata preferenza per un team, ma hanno un grande spirito nazionalista.
Per quanto ci siano dei team più popolari di altri i fan supportano sempre le squadre della propria regione indipendentemente dal resto; questo crea ovviamente un ambiente un po’ di parte che avvantaggia le squadre in casa soprattutto quando si parla di regioni come la Cina.

 

Per concludere i tifosi esportivi si differenziano per il loro spiccato amore per il gioco più che per le squadre: per molti, è più importante vedere tutte e 5 le partite di una finale rispetto ad un 3-0 netto, Indipendente da chi sta giocando.