
Pubblicato in News - 17-05-2022
La Francia vince ancora una volta gli EUM
Si sono conclusi gli European Masters di League of Legends ed anche quest’anno sono i rappresentati della lega francese, la LFL, a dominare la competizione.
All’inizio della competizione si sapeva che tutte e quattro le squadre di questa regione avrebbero dato filo da torcere agli avversari, ma nessuno si immaginava di trovare ben 3 di esse nella top 4 del torneo.

Il dominio francese e dei Karmine Corp
Prima dell’inizio degli European Masters molti guardavano a LDLC come il team favorito per vincere la competizione: la loro vittoria nella lega francese gli dava un vantaggio sui derby ed il loro stile di gioco controllato e privo di rischi li poneva in una buona posizione per vincere il torneo. Quello che non era stato calcolato era l’esperienza del team che, a livello di seeding, era il più debole della regione: Karmine Corp.
La famosissima squadra è campione in carica da ben due edizioni, tre con quella ottenuta in questa edizione. Questo team non era visto come il favorito a causa delle loro deludenti prestazioni nella lega regionale durante la quale si sono qualificati gli EUM solo perchè la LFL qualifica ben quattro squadre a questa competizione. Nonostante il roster comprendesse talenti come Rekkles e Cabochard, la squadra ha faticato molto nella lega francese ed erano molti i dubbi che circondavano questa squadra all’inizio del torneo europeo. La cortina di incertezze si è diradata durante i play-in ed è scomparsa durante la fase a gironi: l’esperienza del team e la calma sotto pressione sono state fondamentali per avere la meglio contro gli avversari con molte meno competizioni di alto livello alle loro spalle.
Il successo del team arriva però anche dalle performance mostruose di Saken, il loro mid laner, che si è imposto come carry principale della squadra: il 23enne francese si è trovato a giocare con Hypercarry del team superando anche la superstar Rekkles in fatto di danni.
Ad oggi la lega francese sembra su un altro livello rispetto alle altre leghe regionali: il coinvolgimento del pubblico e dello stato stesso a supporto delle attività esportive ha permesso alla Francia di creare un ecosistema sostenibile le cui migliori squadre rivaleggiano quelle delle leghe a franchise. Ogni altro stato dovrebbe guardare alla Francia come esempio quando si parla di gestione degli esports.
Il fallimento dei contendenti: X7 e Fnatic TQ
Se da un lato bisogna elogiare le squadre francesi per il loro successo, dall’altro c’è anche da analizzare come mai la competizione non è riuscita a mettere in difficoltà i team della LFL.
Ad inizio della competizione X7 e Fnatic TQ sembravano avere le capacità per battere i team francesi: il loro stile di gioco molto rapido ed aggressivo avrebbe dovuto mettere in difficoltà i team francesi che utilizzavano tattiche più lente e meno proattive. Il risultato non è stato quello che si pensava ed entrambe le squadre sono state sbaragliate 3-0 ai quarti di finale: non ci si aspettava che dei team più aggressivi avrebbero dominato le squadre francesi tanto da scaturire un risultato così unilaterale.
Andando ad analizzare le squadre più nel dettaglio è possibile capire il motivo di questa disfatta.
Fnatic TQ ha utilizzato per quasi tutto il torneo la stessa strategia: giocare attorno alla parte alta della mappa per favorire il loro top laner Oscarinin il quale poi doveva prendere il controllo della mappa e creare spazio per i propri compagni di squadra. Il problema di questa strategia è che, non solo è molto prevedibile, ma lascia il gioco nelle mani di un giocatore che non è famoso per la sua costanza: in molte partite Oscarinin si è esposto troppo permettendo al team avversario di capitalizzare sulla sua aggressione ed aprendo finestre di come back.
Le squadre avversarie hanno analizzato questi schemi e punito Fnatic TQ sia in game che in draft, il team spagnolo deve ampliare il proprio libro di gioco se vuole avere una chance nello split estivo.
Per quanto riguarda X7 il team nordico era stato creato con l’intento di vincere gli EUM e per loro posizionarsi solo nelle prime 8 squadre europee è sicuramente una disfatta. Il problema del team è stato sicuramente nella comunicazione: i due giocatori coreani non all'interno del roster, Haru e Tempt, non sapevano l’inglese e dipendevano da Kasing per le comunicazioni all'interno della squadra. Questo ha reso X7 dipendente dalle azioni della duo mid-jungler mentre il resto dei giocatori seguiva un po’ a rilento. Per X7 sfortunatamente pare non ci sarà futuro: la squadra si reinventerà per la stagione estiva e molti dei giocatori hanno già trovato casa in altri team



