
Pubblicato in News - 11-05-2022
L'Australia domina le Apex Legends Global Series
Si sono conclusi i playoff del secondo split delle Apex Legends Global Series. A differenza del primo split tenutosi nel 2021, la fase finale di questo torneo ha coinvolto i migliori team di ogni regione.
Le 40 squadre migliori al mondo si sono ritrovate a Stoccolma per giocare nel primo evento offline di Apex Legends dal 2020. Il torneo, diviso in 3 giorni, ha avuto una scaletta di ferro che non metteva alla prova solo la bravura dei giocatori, ma anche la loro resistenza.
Day 1: Groups Stage
Nella prima giornata si è tenuta la fase a gironi che serviva a definire quali squadre avrebbero iniziato dal winner bracket e quali dal losers: i team si sono scontrati in 3 set di 6 match alla fine dei quali le 20 squadre con più punti si so sono qualificate al winner bracket.
Per tutto il torneo le mappe usate sono state Storm’s Point e World’s Edge.
In questa prima fase si è avuto un assaggio delle differenze di gioco tra i team nordamericani ed europei e quelli delle regioni pacifiche: i team occidentali si erano abituati ad un meta più lento con moltissimi team ancora in vita nei round finali del match, i team orientali invece hanno optato per un gioco più aggressivo che ha colto di sorpresa molte squadre.
Durante il primo set molti team europei hanno utilizzato le conoscenze ottenute dalle scrim internazionali per adattarsi alla rapidità del meta: Caustic ha fatto la sua apparizione in moltissimi team e le squadre che hanno deciso di utilizzare le strategie super difensive con Wattson e Crypto sono sempre riuscite ad inserirsi nelle prime posizioni.
Team Empire ha trovato successo con delle composizioni atipiche utilizzando personaggi come Seer, Bangalore e Bloodhound.
Alla fine di questa fase i team occidentali dominano la classifica, ma ci sono un po’ di sorprese: i TSM, che entravano come campioni in carica delle due precedenti LAN, si qualificano solo al 18esimo posto; Team Burger, un gruppo di australiani senza organizzazione a supportarli, conquista l’ottava posizione sorprendendo tutti.
Deludono invece i G2 che non riescono ad entrare nella top 20 e sono costretti ad iniziare la seconda giornata dal lower bracket.
Day 2: la strada verso la finale
Nella seconda giornata di gioco le 20 squadre nel winner bracket aprono le danze combattendo per le prime 10 posizioni che qualificano direttamente alla finale.
Questa prima lobby conferma quello che avevamo visto nella fase a gruppi: i team occidentali rimangono i migliori al mondo, ma le squadre australiane Reignite e Sutoraiku mostrano come il sud del pacifico non sia da sottovalutare. Team Burger invece sembra aver finito la magia della prima giornata e finisce solo in 12esima posizione; lo stesso si può dire della squadra coreana ADRacoon che nella giornata precedente aveva performato molto bene, ma non riesce a riproporre la stessa performance nel day 2. Parlando di Corea FOR7 è l’unico team orientale a qualificarsi per le finali in questa prima fase.
Tra tutti il team che ha deluso di più è sicuramente Empire che, dopo la performance straordinaria della giornata prima, termina questo set con soli 19 punti.
Dopo il winner’s bracket si gioca la prima fase del loser’s bracket che vede i primi grandi nomi cadere: G2 viene eliminato dalla competizione nel primo round dopo un prestazione veramente deludente. Nel secondo round le prime 10 squadre della lobby precedente si scontrano con i perdenti del match del winner’s bracket. Questo set di partite è una storia di redenzione per il team giapponese Unite: dopo aver concluso in ultima posizione la lobby di inizio giornata UNI domina la lobby e conclude in prima posizione ed entra in finale con slancio; assieme a loro anche i sopracitati Empire, ADRacoon e Burger riescono ad entrare nella top 10.
Con anche Team Burger nelle finali tutti i team australiani si sono qualificati per la fase finale dell’evento.

Day 3: Le Finali
Entrando nell'ultima giornata del torneo gli occhi sono sicuramente puntati sui team nordamericani come C9, Optic Gaming e Liquid che hanno performato bene in tutte le partite precedenti.
Nonostante questo, le regole della finale non favoriscono queste squadre: per vincere il torneo una squadra deve totalizzare 50 punti e poi vincere una partita per essere incoronata campione. Le squadre americane hanno dimostrato di essere estremamente brave a raggiungere le fasi finali della partita, ma non riescono a finalizzare la vittoria.
Questo regolamento ovviamente porta le squadre in rimonta a cercare di eliminare le squadre che sono a matchpoint allungando così la finale che non ha un limite massimo di partite.
Il primo match ribalta già le aspettative e vede l’Australia come protagonista: Reignite vince con 10 uccisioni e totalizza immediatamente 26 punti, ad inseguire c’è Team Liquid che ottiene ben 21 punti nonostante abbia ottenuto solo la settima posizione.
Sulle ali della prima partita Reignite riesce a chiudere al terzo posto ed in soli due game la squadra australiana si trova a 38 punti, ma Liquid chiude le distanze a 36 punti. Il game 3 e 4 sono terribili per entrambe le squadre che vengono bersagliate ed eliminate nelle prime fase della partite. Questo permette a Team Unite, Optic Gaming e NRG di recuperare, ma nel game 5 le due capoliste riprendono le redini della partite: sia Liquid che Reignite raggiungono i 50 punti e puntano alla vittoria finale.
La sesta partita sembra essere già quella decisiva, ma la squadra australiana e quella americana vengono eliminate nelle fasi finali della partita; con questo game anche il team giapponese Unite arriva ai 50 punti e si aggiunge alla lista di possibili campioni.
Nel game 7 però le stelle si allineano per Reignite: Liquid viene eliminato immediatamente e Reignite arriva alla fine del match assieme ad altri due team, Optic e Luminosity. Un dettaglio importante è che solo Reignite ed Optic stavano utilizzando Caustic, quindi i Luminosity non erano certi di quale dei due avversari dovessero eliminare.
Tuttavia perdono il 50/50 ed attaccano Optic utilizzando le loro ultimate per eliminare il team americano, permettendo così a Reignite di vincere il game ed il torneo.
Team Liquid riesce comunque ad assicurarsi il secondo posto e le loro azioni vengono commemorate con il titolo di “Apex Predator” conferito a Brandon “FunFPS” Groombridge per aver ottenuto il maggior numero di uccisioni.




