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Pubblicato in News - 11-04-2022

Le squadre storiche degli eSports

Gli esports condividono con gli sport tradizionali moltissime caratteristiche ed anche in questo settore esistono alcune squadre che negli anni si sono elevate vincendo il favore del pubblico.
Di seguito troverete le storie di alcuni dei più importanti Team internazionali che hanno costruito una solida fanbase all’interno del panorama esport.

TSM

Team Solo Mid, abbreviato TSM; è una delle squadre americane più conosciute nel mondo degli sport virtuali. Il team è nato e cresciuto nella community di League of Legends, il titolo esportivo più famoso a livello globale; il suo fondatore Andy “Reginald” Dinh ha iniziato la sua attività nel 2009 con un sito internet dedicato alla community chiamato Solomid.
Dopo due anni di lavoro al portale web ed alcune esperienze competitive all'interno di altre squadre, Reginald decide di creare una squadra competitiva da lui stesso capitanata . La squadra, composta da veterani della community, non delude e si piazza al terzo posto ai mondiali di League of Legends. La passione di Reginald per la competizione lo porta a creare una delle prime gaming facility nell’occidente e a consolidare i TSM come il miglior team in Nord America.
Nel 2013 Reginald decide di abbandonare i propositi competitivi per gestire la società a tempo pieno, al suo posto subentra Bjergsen, un giovane ragazzo danese che diventerà il portabandiera del colosso americano.

Con il CEO non più diviso tra il team ed in business, TSM può finalmente spiccare il volo: nel 2014 vengono firmati i primi grandi accordi di sponsorizzazione e il settore competitivo si espande per includere oltre a League of Legends, Hearthstone, Super Smash Bros e, nel 2015 Counter Strike: Global Offensive (CS:GO).

Quest’ultimo anno è particolarmente importante per il brand perché segna il primo successo internazionale agli IEM di League of Legends. Allo stesso tempo il team di CS:GO domina la scena competitiva vincendo moltissimi eventi durante l’anno.
Negli anni successivi TSM continua ad espandere il proprio roster di team iniziando a lavorare su svariati titoli rimanendo uno dei team da battere in Nord America, ma i problemi iniziano ad arrivare nel 2017. Fino ad allora il brand del team si era concentrato nel valorizzare i giocatori stessi, ma quando questi iniziano a ritirarsi la lealtà dei fan inizia a vacillare soprattutto dopo gli addii nel 2017 di Dyrus e Doublelift, storici player dell’organizzazione. Questo ha una serie di ripercussioni non solo sulle performance del team, ma anche sulla sua presenza media, a peggiorare il tutto, nel 2020 Bjergsen passa al ruolo di coach e le performance della divisione di League of Legends calano a picco. Nonostante i problemi sul campo TSM fonda ICON, una società di talent separata dal team competitivo, ma che si trova nello stesso gruppo societario. Lo scopo di ICON è quello di gestire la miriade di influencer presenti in tutto il nord America per vendere i loro servizi a brand e sponsor. Nel 2021 il team cambia nome in TSM FTX dopo aver chiuso un contratto di sponsorizzazione per 210 milioni di dollari in 10 anni con l’agenzia di crypto FTX che ha base in Hong Kong. Questo accordo rompe ogni record esportivo rivaleggiando con le più grandi sponsorizzazioni degli sport tradizionali.
Anche se TSM non è più il team da battere, negli eSports Nord Americani rimane un colosso dell’industria che aspetta solo il momento giusto per riprendere il suo posto sulla vetta.


Faze Clan

Nel 2014 Faze inizia ad avere una vera propria struttura corporativa con Thomas “Temperrr” Oliveira che assume il ruolo di CEO mentre Richard “Banks” Bengston quello di COO ed è grazie ai loro sforzi che nel 2014 viene fondata la prima gaming facility del Clan dove i team non producevano solo contenuto legato al gaming, ma anche al proprio stile di vita. La gaming house di Faze diventa quindi una specie di reality TV dove, attraverso i social dei giocatori e del team è possibile dare uno sguardo da vicino alla loro vita di tutti i giorni e non solo alle attività videoludiche.
Negli anni successivi Faze diventa una presenza costante nel panorama di CS:GO e Call of Duty, ma principalmente la sua fama viene dall’utilizzo da parte del brand dei suoi atleti ed influencer per generare contenuti media come nessun'altra compagnia esportiva ha mai fatto. Nel 2017 Faze crea una YouTube House dove i loro talent possono creare contenuti coordinati massimizzando l’impatto mediatico e creando di fatto un nuovo “standard” per i team esports e le media agency.
Nel 2018 Greg Selkoe, fondatore del sito di vendita di abbigliamento Karmaloop, diventa il presidente di Faze, e alla fine dello stesso anno, il Clan ottiene il suo primo round di investimenti ottenendo le attenzioni di musicisti, come DJ Paul e Pitbull, giocatori di NBA tra cui Ben Simmons ed anche alcuni membri del mondo del cinema e dello spettacolo. In poco meno di due anni raccoglie più di 40 milioni di dollari.

Per Faze gaming e reality Tv sono sempre state una cosa sola, ma è nel 2020 che la società si espande realmente nel mondo dello spettacolo con l’apertura di Faze Studios: una società per la creazione di progetti media indipendenti come Film e canzoni.
Nel 2021 Faze si fonde con B. Riley Principal ed è la prima società esportiva ad essere listata sul NASDAQ con una valutazione iniziale di 1 miliardo di dollari.

A seguito di questa fusione Faze Clan cambia nome in Faze Holdings incorporated continuando ad essere un influente voce della cultura giovanile.


Fnatic

Fnatic è una delle organizzazioni occidentali più longeva della storia degli esports: fondata nel 2004 da Sam ed Anne Mathews e diventerà la società più conosciuta d’Europa grazie ai tantissimi risultati esportivi che riuscirà ad accumulare negli anni.
Fnatic muove i primi passi nel mondo competitivo con i team di Counter Strike e Warcraft III, titoli di punta in Europa nei primi anni 2000, il successo iniziale ha permesso al team di conquistarsi i primi fan creando le basi per il brand.

Lo sviluppo di Fnatic è sicuramente più lento rispetto ad altre realtà visto che gli eSports iniziano a diventare un fenomeno popolare dal 2010, ma già prima di questa data l'organizzazione aveva deciso di espandersi verso altri titoli come Dota e World of Warcraft.

Dal 2010 in poi gli esports e Fnatic stesso guadagnano sempre più seguito, e nel 2011 il team conquista il titolo dei mondiali di League of Legends, il primo successo di molti altri ottenuto su questo gioco.
League infatti diventa rapidamente lo sport digitale più seguito in tutto il mondo ed è qui che entra in gioco il portabandiera dell’organizzazione, Martin “Rekkles” Larsson: un giovanissimo ragazzo svedese che, nel 2014 entra nel team principale. Martin rappresenterà Fnatic per diversi anni diventando il volto di questa organizzazione lasciando un buco enorme nel brand dopo l’abbandono dell’organizzazione nel 2020. 

Fnatic ha continuato ad essere protagonista in moltissimi titoli durante gli anni e grazie a queste prestazioni è riuscita dal 2017 al 2021 ad assicurarsi più di 55 milioni di dollari di investimenti.
Negli anni Fnatic solidifica un'immagine di brand molto corporate e più fredda rispetto ad altre squadre, ma è anche tramite questa immagine che riesce a chiudere accordi di sponsorizzazione della durata di vari anni con Hisense e BMW.
Fnatic non è sicuramente una delle organizzazioni più spettacolari, ma i loro risultati sul campo e la loro lunga storia assicurano al brand un posto nel cuore degli spettatori.


G2

G2 Esports è la seconda organizzazione europea che ha fatto la storia e non può essere più diversa dalla sopracitata Fnatic.
Questo team ha origine nel 2014 con il nome di Gamers2 ed è fondato dall'ex giocatore di League of Legends Carlos “Ocelote” Rodrìguez Santiago e Jens Hilgers. Inizialmente il team ha trovato successo in Spagna soprattutto per via della presenza di Ocelote stesso che era molto conosciuto nella scena nazionale. Nel 2016 Gamers2 si qualifica al LEC, la lega europea di League of Legends, e cambia ufficialmente nome in G2. Questa nuovissima squadra si fa rapidamente strada verso le prime posizioni della competizione europea e sin da subito si crea un rapporto di rivalità tra loro e Fnatic.
Negli anni successivi G2 diventa il team da battere negli LEC e riesce anche ad ottenere un discreto successo in campo internazionale contro i team orientali che sembravano imbattibili agli occhi del pubblico fino a quel momento.

Ovviamente l’influenza di questo team non si limita ad un singolo titolo e presto G2 incorpora divisioni dedicate a CS:GO, Rainbow Six Siege e più recentemente, Valorant e Apex Legends. 

Fino a questo momento la storia di G2 non si discosta da quella di altre squadre, ma ciò che cambia è il come Ocelote si è posto verso il pubblico: il proprietario della società non si è mai sottratto alle telecamere ed ha mantenuto il contatto con i fan grazie a diversi video comici ed autoironici. Con questo approccio ai social Ocelote è diventato il volto del team in maniera non dissimile da come Elon Musk è la faccia delle sue corporazioni, assicurando al brand un’ottima posizione sui social.
Il rapporto con i fan è fondamentale per i G2 infatti nel 2021 il team ha lanciato un progetto di NFT sulla piattaforma Solana che mira a rendere i token un biglietto d’ingresso per il fan club di G2. Nonostante l’assenza di altri progetti media paralleli all’attività esportiva G2 ha chiuso contratti di sponsorizzazione con grandi brand come BMW, Pringles e Adidas consolidando il brand come uno dei più grandi nella scena mondiale.  


T1 

Non era possibile parlare di team esportivi senza nominare almeno un rappresentante dell’oriente: T1 è un'associazione nata nella culla degli eSports, la Corea. La squadra viene fondata nel 2012 dalla più grande associazione di telecomunicazioni e ai tempi aveva infatti il nome di SKT, South Korea Telecom.
Il progetto prevedeva la creazione di due roster di League of Legends con i quali partecipare al campionato regionale di League of Legends. La prima squadra viene creata alla fine del 2012, e all’inizio del 2013 anche il secondo team prende forma. Questo team B aveva nella propria rosa una giovane promessa che si rivelerà essere il più grande giocatore di League of Legends di tutti i tempi: Lee “Faker” Sang-Hyeok.

Il successo è istantaneo e SKT1 vince i mondiali 2013 in quello che sarà solo il primo di molti altri trionfi: dopo un piccolo scivolone nel 2014 SKT1 vince i mondiali del 2015 e del 2016, scrivendo il suo nome nella Hall of Fame di League of Legends ed in generale degli esports.
La bravura di Faker ed il successo della squadra in campo ha portato SKT1 un enorme numero di fan che si estendevano anche al di fuori della Corea nonostante la barriera linguistica.
L’organizzazione rimane un team interamente dedicato a League of Legends fino al 2019 quando Comcast, una compagnia di intrattenimento e telecomunicazione americana, investe in SKT1 che cambia nome in T1. Grazie ai partner americani T1 inizia a guardare al di fuori della Corea e espande, nel 2020, la propria scuderia con una squadra di Fortnite, Apex Legends e Valorant; nello stesso anno Faker rinnova il contratto con la squadra diventando anche azionista di T1.
Verso la fine del 2020 T1 annuncia anche una partnership con BTS, il popolarissimo gruppo di Kpop, in quello che è il primo passo verso un completo rebranding dell’organizzazione.

Nel 2021 apre la T1 eSports academy una scuola che offre corsi per giocatori amatoriali e semiprofessionisti.
SKT1 era già una colonna del mondo degli eSports e la nuova direzione scelta con il rebranding a T1 li sta ponendo come leader del settore a livello mondiale.