The International 2022, un trionfo per l'Europa

Si è concluso The International 2022, il torneo che conclude la stagione competitiva di DotA 2 e incorona il miglior team al mondo.
L’evento si è tenuto  a Singapore dal 15 al 30 ottobre e si è svolto in due fasi: Group Stage e Double Elimination Bracket. Nella prima parte dell’evento 20 squadre, divise in due gruppi da 10, si sono affrontate in Round Robin best of 2 il cui scopo era quello di decidere i piazzamenti per la fase successiva della competizione: le prime 4 squadre di ogni gruppo venivano qualificate all’Upper Bracket, le seconde 4 al Lower Bracket, mentre le ultime due venivano eliminate.

Già da qui era possibile capire che la regione europea era decisamente avvantaggiata quest’anno: metà dei team qualificati all’Upper Bracket provenivano dal vecchio continente mentre le altre regioni si sono dovute spartire i rimanenti quattro slot.
Il motivo del successo di queste squadre viene da diversi fattori, ma il più importante di questo è la composizione della squadra: i team EU erano tutti composti da una leadership anziana nei ruoli di Coach e di In-Game Leader ricoprendo il ruolo di guida per i giocatori più giovani, alcuni dei quali hanno raggiunto le competizioni di Tier 1 solo da un anno. Non è la prima volta che team con questa composizione vincono The international: la formula si è rivelata vincente per diversi team cinesi ed europei come Team Liquid nel 2017, anno di esordio di Matumbaman ora considerato uno dei migliori giocatori nel suo ruolo.

Il secondo fattore, che ha distinto soprattutto il team vincitore dell'evento Tundra Esports, è l’abilità di lettura del meta e delle capacità di adattamento ad esso: prima di ogni International, la casa di produzione rilascia un aggiornamento per evitare che le partite di questo prestigioso torneo siano troppo simili a quelle degli eventi precedenti, questo obbliga le squadre ad analizzare e studiare il nuovo stato del gioco per trovare le strategie migliori per il proprio team. Oltre a questo i team devono adattarsi sul momento a quello che ogni avversario sta facendo durante il torneo in quella che è, a tutti gli effetti, un enorme partita a scacchi che si gioca prima ancora che il match abbia inizio.