
Pubblicato in News - 28-04-2022
Valorant: Optic Gaming vince lo Stage 1 Masters del VCT 2022
Il 24 aprile si è tenuta la finale dello Stage 1 Masters del Valorant Championship Tour 2022 a Reykjavik in Islanda.
La vittoria in questo primo stage è andata alla squadra americana Optic Gaming.
Durante tutto l’evento c’è stato un susseguirsi di colpi di scena: le teste di serie sono state eliminate quasi tutte nelle prime fasi del torneo rendendo il risultato finale imprevedibile.

L’ascesa di Optic
La squadra che si è portata a casa la vittoria non ha avuto vita facile durante l’evento: Optic è entrato ai Masters come secondo seed della regione americana ed è dovuto passare per la fase a gironi dove hanno rischiato l'eliminazione.
Il team americano ha perso il match di apertura contro la squadra tailandese XERXIA, ma il formato GLS prevede un loser’s bracket attraverso il quale Optic è riuscito a qualificarsi alla fase di playoff.
Dopo un inizio zoppicante Optic si trova a dover affrontare i loro rivali: Guard, il primo seed americano che è anche la prima testa di serie dell’evento. Nel match al meglio delle 3 Optic si vendica della sconfitta subita nelle finali regionali e vince 2 a 1 dopo un agguerritissimo match su Fracture che si conclude 13 a 11.
Dopo una vittoria di così grande peso Optic si scontra con il team coreano DRX. Nonostante Optic dimostri di avere i migliori giocatori individualmente, il lavoro di squadra del team coreano li mette in difficoltà. La serie arriva fino alla terza mappa dove Optic riesce a strappare la vittoria dopo un sudatissimo overtime.
Dopo queste due difficili partite Optic subisce la sua prima sconfitta per mano di Loud, il primo seed brasiliano. Oltre al danno c’è anche la beffa perché questa è la prima volta che un team sud americano riesce a batterne uno del Nord America, uno smacco morale non da poco. Questo però non li ferma e dopo una visita nel lower bracket Optic torna per la rivincita.
Alcuni dicono che la vendetta è un piatto che va consumato freddo, ma Optic non è sicuramente di questo avviso. Il team americano chiude la finale 3 a 0, ma non si può dire che la performance sia dominante: in tutte e 3 le mappe i brasiliani combattono con le unghie e con i denti forzando l’overtime per ben due volte.
Optic ha dimostrato di sapersi adattare alle diverse mappe imbastendo strategie Ad Hoc per ogni situazione: un esempio lampante è l’uso di Neon su Fracture, una mappa che è rapidamente diventata un veto obbligatorio contro questo team.
Non posso però parlare solo dello staff e delle loro idee senza parlare del giocatore che ha permesso questa vittoria: Jaccob “Yay” Whitaker. Questo ragazzo di 23 anni ricopre la posizione di cecchino in Optic ed ha dominato gli avversari durante questo torneo dimostrando di essere uno dei migliori al mondo. Assieme a lui anche Victor “Victor” Wong ha dimostrato il suo valore nella posizione di Entry Fragger pilotando Neon in maniera quasi scellerata, ma innegabilmente efficace.
La cenerentola giapponese
Nel mondo degli esports il Giappone non è un paese che si sente spesso se non quando si parla di titoli picchiaduro, ma in questi Masters il team Zeta Division ha sconvolto il pubblico e le aspettative.
Come Optic anche Zeta ha iniziato il suo percorso con una sconfitta per mano di DRX per poi riprendersi nel lower bracket eliminando Fnatic e Ninjas in Pyjamas e qualificandosi così ai playoff.
L’avventura di Zeta nell'evento principale inizia come previsto con una cocente sconfitta per mano di G2 che spedisce il team giapponese nel lower bracket , ma è proprio qui che nascono le leggende.
Zeta affronta e sconfigge Liquid grazie ad una performance incredibile di SugarZ3ro su Astra, ma questa vittoria non è ancora un segnale abbastanza forte da rendere Zeta un team da temere. La scena internazionale viene però sconvolta dalla vittoria del team giapponese contro DRX: dopo la performance del team coreano contro Optic nessuno si aspettava un risultato simile.
Zeta non solo elimina DRX, ma domina gli avversari 13-4 su Split, l’ultima mappa della serie.
Dopo la Corea il team giapponese continua nella sua campagna imperialista battendo Paper Rex il primo seed della regione pacifica, ma si sa che la storia è destinata a ripetersi.
La favola di cenerentola finisce quando Zeta si scontra con Optic che, dopo una tesissima prima mappa su Haven, domina 3 a 0 il team giapponese che conclude il torneo al terzo posto.
Questo è un ottimo risultato per questo team che entrava nella competizione come rappresentante di una regione minore che non veniva assolutamente considerata come un contendente.
Il successo di Zeta viene dal loro metodo di gioco fluido e difficile da leggere: questa squadra fa affidamento su rotazioni costanti per sorprendere gli avversari. In molte situazioni Zeta ha ribaltato dei round grazie alla loro abilità di riposizionarsi sorprendendo gli avversari. Oltre ad Astra il team è famoso per l’utilizzo di Yoru anche se questo agente ha trovato scarso successo.
Il fallimento europeo
L’Europa è sempre stata una delle regioni più forti negli sparatutto tattici come testimoniano le svariate vittorie in CS:GO, ma, in questi Masters, la regione EMEA ha sicuramente deluso.
Fnatic è stato eliminato già nella fase a gironi con un triste risultato di 0 vittorie e 4 sconfitte. Liquid invece, che era stato ripescato dopo la squalifica di FPX, si è trovato contro a degli avversari decisamente forti. Dopo il solido 4-1 nei gironi Liquid si scontra subito contro a Loud dal quale perdono 2-1 nonostante la performance dominante su Haven; nel lower bracket vengono eliminati da Zeta che si rivelerà la sorpresa della competizione. L'ultima speranza europea è G2 che aveva iniziato la competizione in maniera convincente battendo Zeta Division con un solido 2 a 0, ma perde il match successivo contro Loud.
Nel lower bracket G2 si scontra con Paper Rex e il team europeo sembrava in netto vantaggio chiudendo la prima metà della prima mappa 9 a 3. Il team del sud est asiatico però rimonta nella seconda metà e vince la mappa 13 a 10. Dopo la cocente sconfitta il morale di G2 è sotto ai piedi ed i giocatori sembrano giocare senza una vera strategia. Jason “F0rsakeN” Susanto dimostra il suo valore con una performance incredibile, ma purtroppo non basta “cliccare sulle teste” per vincere.
Sembra proprio che sia stata questa mentalità che ha portato l’Europa alla sconfitta: mentre tutte le regioni hanno studiato nuove strategie sulle varie mappe, i team europei hanno fatto più affidamento sulle abilità dei singoli giocatori. Questa deve essere una lezione per i team EMEA che devono innovarsi dal punto di vista tattico se voglio tornare a vincere negli eventi internazionali.







